Desiderio e lo Spazio

Caro diario,
non ce la faccio più a vivere qui come gli animali. Ormai mi sono sistemata abbastanza bene nel mio riparo, anche il fuoco ho imparato a tenerlo acceso e grazie agli insegnamenti della Vecchia del Crenna riesco a procurarmi da mangiare. Ma è da un po' di giorni che non ho più trovato la vecchia nella sua grotta e io ho bisogno di parlare con qualche essere umano, o almeno di vederne o sentirne la voce. Così ieri mi sono avvicinata con molta cautela a Sagliano - non posso correre il rischio di essere riconosciuta e ricondotta al castello di Oramala, ma ho pensato che dalla collina boscosa sopra la chiesa avrei potuto vedere e sentire la gente nella piazza senza essere vista.
Sono arrivata proprio prima della messa. C'erano dei contadini coi vestiti buoni che aspettavano il sacerdote e scambiavano quattro chiacchiere. Allungai l'orecchio sperando di avere qualche notizia di Giorgio. Gli uomini parlavano dei raccolti, degli animali, delle piogge, dei cinghiali... robe da contadini. A un certo punto ho sentito che qualcuno parlava del re, allungai l'orecchio: “Sì, ci è andato anche mio figlio.” “Adesso non lo fa più, non li realizza più i desideri se vai da lui.” “Sono in un po' che stanno lavorando lì allo Spazio, sì, sopra a Godiasco.”
Poi è arrivato il prete e la gente è entrata in chiesa. Gli uomini sono rimasti fuori ma parlavano poco e a voce bassa. Ho aspettato la fine della messa sperando di avere altre informazioni. Cucendo tutti i pezzi credo di aver capito qualcosa. A quanto pare, il figlio del re, Desiderio, nelle ultime settimane si è messo a realizzare i desideri di tutti: chi ha chiesto un tetto nuovo per la stalla, chi una coppia di buoi... poi le persone hanno capito che potevano chiedere qualsiasi cosa, allora hanno preso coraggio: una contadina ha chiesto un abito da dama, un bambino ha chiesto un intero campo da calcio - in effetti guardando nell'avvallamento ai piedi del paese lo posso vedere, una bambina dei Buschi ha chiesto una piccola grotta rosa tutta per lei- sono andata a vederla l'altra notte alla luce della luna, è davvero rosa! - qualcuno ha chiesto un posto dove trovarsi a bere un bicchiere e giocare a carte – in fondo alla vallata infatti si vede una costruzione nuova - e una ragazza ha chiesto una pista da ballo – di fronte la circolino si vede una piattaforma di piastrelle bianche -, un suonatore di pifferi dei Buschi ha chiesto anche un palco dove poter suonare con altri amici musicisti (lo vedo, vicino alla pista da ballo)
La voce si è sparsa, anche dai paesi vicini hanno iniziato ad arrivare persone che fino a quel giorno non si erano mai concesse di sognare niente di più che un piatto caldo la sera, abbastanza legna e provviste per l'inverno e un onesto matrimonio per la figlia. La gente era al settimo cielo per l'improvvisa e inaspettata generosità del figlio del re, hanno iniziato a chiamarlo addirittura San Desiderio!
Pensa un po' quel ragazzino viziato e arrogante, convinto di essere onnipotente, come si è trasformato... Si vede che il mio “no” gli ha dato una bella botta in testa che gli ha fatto aprire un po' gli occhi!
Poi però la gente, dopo essere venuta la prima volta, di solito ritornava dopo poco tempo: gli era venuto in mente qualcos'altro che voleva ancora di più. Il bambino che aveva chiesto il campo da calcio voleva una lago con una barchetta e
una canna da pesca - lo vedo infatti, vicino al circolo tra gli alberi - il musicista si lamentava perchè il palco era all'aperto e quando pioveva si rovinavano gli strumenti e così Desiderio ha fatto costruire un tetto sopra al palco. Altri invece tornavano scontenti perchè volevano che venissero annullati i desideri degli alti - uno voleva poter fare un orto proprio dove il bambino aveva chiesto il lago, una signora voleva che venisse annullato il desiderio del suo vicino di casa cacciatore che aveva chiesto più cinghiali e caprioli da cacciare,  perchè diceva che quelle bestie le rovinavano l'orto e i campi.
Insomma, all'inizio tutti sembravano molto più felici, ma già dopo una settimana la gente era molto più scontenta, arrabbiata e insoddisfatta di prima e il figlio del re non riusciva a stare dietro a tutte le richieste. Il castello era assediato giorno e notte da persone che urlavano, protestavano, insistevano e litigavano tra loro invocando a gran voce: “Desiderio! Desiderio!”.
Il poveretto fu costretto a fuggire di nascosto nei boschi dietro al castello ed era arrivato sulle colline boscose e inabitate che si trovano sopra alla città di Godiasco. Ma anche lì era stato raggiunto dai suoi sudditi pieni di richieste e lamentele. Immagino che in quel momento il suo unico desiderio sia stato quello di starsene da solo. Pare infatti che si sia rinchiuso in una casupola per gli attrezzi per tre giorni, mentre la folla intorno cresceva e urlava sempre più forte.

Dopo tre giorni la gente era ancora lì che bussava e gridava e lui disse, da dentro la sua stanzetta: "Ascoltate!" Ma fuori c'era un tal casino che solo quelli che erano proprio vicini lo sentirono e dissero agli altri: "Desiderio ha detto di ascoltarlo, fate silenzio!" E così tutti si passarono la voce "ssshhh, Desiderio vuole parlare" "Shhhh, zitti tutti...."
Quando tutti furono in silenzio Desiderio parlò: "Ascoltate: io voglio che tutti voi siate felici. E voglio insegnare a ciascuno di voi come avare il potere di realizzare ciò che desidera". "Olééééé!!!" gridarono tutti felicissimi e ridevano e si abbracciavano.
"Però..." aggiunse Desiderio ( e chi era vicino disse agli altri: "Desiderio ha detto: però" "ssh, ha detto però..." "sshhhh, zitti tutti")
"Però se ciascuno di voi potesse realizzare immediatamente tutto ciò che desidera, voi non sareste  felici perchè continuereste ad essere insoddisfatti e scontenti per i desideri degli altri che a voi non piacciono. Quindi io desidero due cose per la vostra felicità: la prima è che ciò che desiderate non si materializzi immeditamente, ma che semplicemente si creino le condizioni perchè possa realizzarsi e basterà metterci un po' di impegno perchè si manifesti del tutto.  Così non avrete lo svantaggio di trovarvi in mezzo a milioni di cose che avete creduto di volere senza averci ragionato prima.
La seconda cosa che desidero per voi è che la realizzazione dei desideri degli altri non vi renda infelici, e per fare questo è necessario che, prima  di acquisire questo potere, vi confrontiate tutti insieme per stabilire che cosa è meglio desiderare affinchè tutti siano felici. Per questo desidero per voi uno Spazio dove potrete dormire e mangiare e vivere insieme per ascoltarvi e riflettere insieme. E desidero che questo Spazio non sia già bello e pronto, ma che si possa costruire lavorandoci insieme, in modo che abbiate il tempo di conoscervi facendo e quando il luogo sarà pronto so che saprete che cosa desiderare insieme." 
A sentire i saglianesi, molte persone sono andate lì in quel posto e adesso si sono messe a costruire questo Spazio che hanno chiamato San Desiderio.