Prima notte nei boschi

Caro Diario, 
è la prima volta che mi trovo nel bosco da sola la notte, cioè... è la prima volta che mi trovo nel bosco da sola… in verità è la prima volta che mi trovo nel bosco.
Cosa farò questa notte? Sono scappata di fretta, dopo quella terribile cena. Io non voglio sposarlo quel viziato di Desiderio: solo perchè è figlio del re di Sagliano pensa di potere avere tutto quello che vuole. Io amo solo Giorgio e se lui ha fatto voto di non sposarsi mai, non mi sposerò mai neanche io!

La vecchia del Crenna

caro Diario, 
avevo pensato che ti avrei scritto tutti i giorni visto che avevo deciso che non avrei mai più avuto a che fare con un essere umano, invece questi giorni ho fatto un incontro incredibile!
Avevo sete e sono scesa verso il torrente Crenna perchè avevo sentito che da lì proveniva rumore d’acqua. Mentre stavo cercando di tornare alla radura tenendo tra le mani la mia piccola coppa d’oro piena d’acqua che rischiava di rovesciarsi ogni volta che perdevo l’equilibrio, ho sentito alle spalle un rumore che mi ha fatto gelare il sangue nelle vene.

Ah, Giorgio!

Questa notte non riesco proprio a dormire.
Continuo a pensare a Giorgio, a quella sera al castello di Sagliano, la prima ed ultima volta che l'ho visto. Cerco di ricordami il suo volto e già mi sembra che stia svanendo, non è più così nitido, eppure se penso a lui riprovo ancora tutte le emozioni, il cuore che batte e quella sensazione di capogiro come se tutto intorno fosse avvolto dalla nebbia e attutito e nella grande sala ci fossimo solo io e lui...

Selvaggia e Desiderio

Caro Diario,
ieri ho finito di scrivere le mirabili gesta di Giorgio, ma non ce l'ho fatta a rievocare anche tutte le cose terribili che sono successe subito dopo e che spiegano come mai io mi ritrovo qua nei boschi da sola. Adesso prendo un bel respiro e cerco di mettere in ordine ciò che è successo, cercando di non piangere.
Dunque: Giorgio ha finito il suo emozionante racconto: tutti sono con il fiato sospeso, la regina soffoca i singhiozzi dentro al suo fazzoletto ricamato. Il re si alza in piedi e dice queste parole che rimbombano ancora nella mia testa come un colpo di cannone: “Come segno di ringraziamento, Sua Maestà il Re di Sagliano offre al cavaliere Giorgio la mano di sua figlia, la Principessa Luna Maria Assunta.”

Desiderio e lo Spazio

Caro diario,
non ce la faccio più a vivere qui come gli animali. Ormai mi sono sistemata abbastanza bene nel mio riparo, anche il fuoco ho imparato a tenerlo acceso e grazie agli insegnamenti della Vecchia del Crenna riesco a procurarmi da mangiare. Ma è da un po' di giorni che non ho più trovato la vecchia nella sua grotta e io ho bisogno di parlare con qualche essere umano, o almeno di vederne o sentirne la voce. Così ieri mi sono avvicinata con molta cautela a Sagliano - non posso correre il rischio di essere riconosciuta e ricondotta al castello di Oramala, ma ho pensato che dalla collina boscosa sopra la chiesa avrei potuto vedere e sentire la gente nella piazza senza essere vista.
Sono arrivata proprio prima della messa. C'erano dei contadini coi vestiti buoni che aspettavano il sacerdote e scambiavano quattro chiacchiere. Allungai l'orecchio sperando di avere qualche notizia di Giorgio. Gli uomini parlavano dei raccolti, degli animali, delle piogge, dei cinghiali... robe da contadini. A un certo punto ho sentito che qualcuno parlava del re, allungai l'orecchio: “Sì, ci è andato anche mio figlio.” “Adesso non lo fa più, non li realizza più i desideri se vai da lui.” “Sono in un po' che stanno lavorando lì allo Spazio, sì, sopra a Godiasco.”

Giorgio si sposa!!

Sono sconvolta! Non è possibile! Impazzirò qui in questo bosco, devo capire che cosa sta succedendo! Nascosta tra gli alberi sopra la chiesa di Sagliano ho sentito che... no, non posso crederci! Lui aveva detto che non voleva sposarsi! Lo ha detto davanti a tutti! E adesso che cosa è successo? Devo aver capito male... Eppure la gente stava proprio dicendo che Giorgio si sposerà tra poco.

Il maledetto matrimonio

Oggi è il giorno del maledetto matrimonio. Non sono riuscita a dormire tutta la notte e sono qui nascosta tra gli alberi sotto la chiesa dall'alba. Oggi so già che non riuscirò a ascoltare niente di quello che si dicono i contadini, perchè arriveranno tutti quei cavalieri e loro staranno con il cappello in mano e la testa bassa e parleranno solo a bassisima voca tra loro. Però io voglio vedere in faccia quella sgualdrina che lo ha obbligato a sposarlo.
Ecco, sta arrivando Giorgio con tutti i cavalieri! La sposa arriverà per ultima, come da tradizione.

Luna e Selvaggia

Caro diario, forse sto davvero impazzendo.... Oggi è successa una cosa incredibile: ieri sera ho sentito dei rumori di passi avvicinarsi alla spelonca della strega, con cautela mi sono messa ad osservare per vedere se era lei. Era lei! Gobba e zoppa come non mai. Non avevo un piano preciso, mi ero ripromessa di osservare in silenzio, ma quando l'ho vista ho sentito l'orrore e la rabbia scorrere nel mio sangue e non ci ho visto più! Come una furia sono balzata fuori dal mio nascondiglio gridando: "Tu, schifosa vecchia! Cosa hai fatto a Giorgio??!!". Lei ha volto il suo sguardo gelido verso di me e ha sibilato: "Taci!"

Luna e Giorgio

Mentre la principessa Luna mi raccontava la sua storia, io la ascoltavo senza parole, a tratti mi ricordavo che lei ora era la moglie di Giorgio (lei e non io!) e questo mi faceva rivoltare le budella e ribollire il sangue, ma poi venivo rapita dalle sue parole e dalla sua voce dolce e ascoltavo come se se si trattasse di una storia ambientata in un altro tempo e in un altro luogo.
"Dopo la sconfitta del drago, mio padre, il Re di Sagliano, fece indire la grande festa alla quale anche tu hai partecipato, dove propose a Giorgio la mia mano. Ammetto che sul momento, quando lui cortesemente ma con fermezza rifiutò l'offerta, ebbi un attimo di spaesamento.

I figli del marchese di Oramala

Caro diario,
oggi più che mai avrei bisogno di parlare con qualcuno. Da quando la principessa di Sagliano mi ha raccontato la sua storia e ho capito che Giorgio non sarà mai mio, mi sono trovata all'improvviso a chiedermi che cosa ci faccio qui da sola nel bosco. Sono scappata di casa per non sposarmi con il principe Desiderio e con la folle speranza di poter un giorno unirmi a Giorgio. Ero pronta a tutto per questo sogno... ma ora mi chiedo che senso ha stare qui... forse dovrei tornare al castello di Oramala.

Selvaggia e Fermo

Caro Diario,
questa è l'ultima mattina nel bosco di Sagliano, prima di partire ho bisogno di scrivere tutto quello che ieri sera Fermo mi ha detto, per mettere le cose in ordine dentro di me. Ora riesco a capire meglio tutte le sensazione diverse che mi assalgono girovagando per questi boschi.
Già ieri sera, dopo il tramonto, quando ho attraversato i campi facendo un giro molto largo intorno a Sagliano per arrivare da mio fratello senza essere vista, ho sentito la differenza tra la dolce collina e la scura gola del Crenna. La collina di Fermo stava immobile e placida rischiarata dal chiarore del cielo, come un ventre che respira mentre sogna.

Fermo e la collina di Sagliano

Fermo, con lunghe pause e poche parole scelte con cura, ha condiviso con me il racconto delle incredibili scoperte che aveva fatto nel tempo in cui noi ci siamo persi di vista.
Non mi ha detto che cosa ha fatto in quegli anni di guerre e violenze, ma mi ha descritto che cosa succedeva dentro di lui quando un fuoco nero e un fumo denso gli oscurava la mente e il cuore e lui agiva come se fosse qualcun altro a guidarlo, tanto che da piccolo quasi si spaventava di ciò che aveva compiuto quando la nebbia si diradava. Crescendo invece imparò ad amare quella sensazione di sangue infuocato che gli dava una forza sovrumana, senza che nessuna stupida emozione, come il timore, la compassione o il senso di colpa, potesse fermarlo.

Fermo e Alberto

... I problemi sorsero quella notte di tempesta in cui un fulmine o forse una scossa di terremoto spaccarono la montagna su cui sorgeva il castello di Sagliano: nella crepa profonda e scura che venne a formarsi allora, dove ora scorre il torrente Crenna, si annidò il Drago delle Tenebre, protetto dalla luce del sole, che iniziò a insidiare il paese e divorare le fanciulle nelle notti di luna nera. Alcuni cominciarono a dire che il mostro era venuto lì a causa dell'armonia e dell'abbondanza che Fermo aveva portato con la sua presenza, e andarono quindi da lui a chiedergli che facesse qualcosa per difendere il paese, ma visto che Fermo non sembrava in grado di contrastare quel nemico, cominciarono a mettere in dubbio anche la sua santità e ripresero a dire che era solo un demente o un furbo scansafatiche, o addirittura che era venuto lì per portare disgrazia ai saglianesi.

Fermo e il Drago

Ascoltando il complesso racconto di Alberto, Fermo capì che ogni volta che sceglieva di creare dolore attorno a sé stava alimentando il Drago e allo stesso tempo il Drago aumentava il potere su di lui e che da quando la sua vita era cambiata i demoni delle tenebre avevano perso in lui un prezioso strumento per creare discordia e sofferenza sulla Terra. Non solo, la pace interiore e l'armonia di Fermo erano contagiose e per i guerrieri delle tenebre era sempre più difficile insinuarsi tra le case di Sagliano e dei paesi limitrofi. Era per questo che ora il mostro si era creato la sua tana proprio lì accanto, nella gola del Crenna.

Nella grotta di San Ponzo

Caro Diario,
sono rannicchiata in un angolo della grotta gialla dove vive Ponzo, scrivo prima che calino del tutto le tenebre. Sono arrivata qui due giorni fa, dopo aver parlato con mio fratello Fermo, è stato lui a consigliarmi di chiedere a Ponzo qualche indicazione per poter fuggire verso la pianura, lontano da questo regno dove se esco allo scoperto rischio di essere riconosciuta come Selvaggia, figlia del Marchese di Oramala, ed essere ricondotta di forza al castello per celebrare le nozze con Desiderio, figlio del Re di Sagliano.

Ponzo e il garzone

Caro Diario, non ho scritto per un po' di giorni, non ne ho avuto tempo.
Sono successe delle cose incredibili qui nel Bosco dei Castagni.
Per cercare di guadagnarmi la fiducia di Ponzo e sapere qualcosa di più su di lui, mi sono offerta di aiutarlo seguendolo nei suoi lavori quotidiani. Ho scoperto che se sto zitta al suo fianco osservando ciò che fa senza fare continuamente domande su come fare qualcosa e perchè, lui è più disteso e sereno e chiacchiera anche volentieri, mi spiega quali sono i poteri delle diverse piante che raccoglie, mi mostra come fa a conservare i doni che la natura offre in estate per poi poterli mangiare in inverno, mi insegna ad usare coltelli e altri attrezzi che ha costruito lui, mi racconta delle abitudini degli animali che vivono nel bosco e dell'insegnamento che la vita di ciascuno di loro può offrire se lo si osserva con pazienza: la previdenza dello scoiattolo quando raccoglie le provviste per l'inverno, la prontezza e l'attenzione del capriolo sempre con le orecchie e il naso all'erta per cogliere segnali di pericolo, lo sguardo della civetta che vede di notte...

Selvaggia e Minor

Caro Diario,
eccoti di nuovo tra le mie mani dopo tanto tempo!
Oh, come farò a raccontarti tutto quello che ho è capitato in questi mesi? Tante volte la sera, dopo il lavoro sfiancante alla fattoria avrei voluto sfogarmi scrivendo qui la mia rabbia, la mia tristezza, la mia delusione.... anche se forse non ne avrei comunque avuto le forze. Ma non starò a raccontare tutte le cose brutte che ho vissuto in quel posto, la vita della povera gente nelle grandi fattorie della pianura è proprio come la racconta Ponzo, una catena di prepotenza in cui chi ha più potere maltratta chi ne ha di meno e ognuno si rivale su chi gli è sottoposto. I garzoni sono considerati un gradino appena sopra i cani e gli asini, ma meno importanti dei cavalli, o dei maiali che poltriscono tutto il giorno indisturbati fino al giorno del macello.

Le streghe del Bosco di Castagni

Eccomi qui di nuovo rincantucciata in un angolo a scrivere.
Mi sono chiesta a lungo se fosse o meno il caso di raccontare quello che è successo in questi ultimi giorni. Il problema è che questa volta se qualcuno trovasse il diario non sarebbe un problema solo per me ma anche per le altre persone... solo che non posso tenermi dentro questo segreto, se non lo dico almeno al mio diario esploderò! Semplicemente dovrò stare ancora più attenta per evitare che qualcuno possa leggerlo...
Da quando io e Minor ci siamo stabiliti nella grotta con Ponzo, in poco tempo tutto il paese di Semola sapeva di noi e così chi con una scusa chi con l'altra, sono venute diverse persone per vedere i due orfanelli. Tra questi c'è anche una servetta che tutte le sere viene mandata ad attingere l'acqua alla fonte vicino alla grotta, pare infatti che quest'acqua abbia dei poteri particolari per curare il mal di stomaco e anche per fare venire più latte alle madri.

Il cerchio

E' passato un mese dall'incontro con la Strìa, le sensazioni e le emozioni che ho vissuto quella notte sono ancora molto vive dentro di me, qualcosa è cambiato nella percezione del mio corpo, ma anche nella mia relazione con il bosco, ho l'impressione che ci siano miriadi di creature invisibili che vivono negli alberi, tra l'erba, nelle rocce... anche la luna mi guarda come se condividessimo un segreto io e lei, sorrido quando la intravedo tra gli alberi e sento il suo sguardo benevolo su di me.

il Guerriero

"Non devi fare niente di particolare, Selvaggia - mi spiegò la Principessa Luna - devi solo chiudere gli occhi e osservare ciò che inizierai a vedere, ognuna di noi farà questo viaggio interiore, ognuna per sè ma insieme alle altre, poi ci racconteremo che cosa abbiamo scoperto."
Ci mettemmo comode e chiudemmo gli occhi.
La Strìa iniziò a mormorare una nenia in una lingua sconosciuta, molto ritmata e ripetitiva.