Il cerchio

E' passato un mese dall'incontro con la Strìa, le sensazioni e le emozioni che ho vissuto quella notte sono ancora molto vive dentro di me, qualcosa è cambiato nella percezione del mio corpo, ma anche nella mia relazione con il bosco, ho l'impressione che ci siano miriadi di creature invisibili che vivono negli alberi, tra l'erba, nelle rocce... anche la luna mi guarda come se condividessimo un segreto io e lei, sorrido quando la intravedo tra gli alberi e sento il suo sguardo benevolo su di me.

L'altra sera Maria alla fonte, dopo il solito veloce controllo per assicurarsi che nessuno ci vedesse, mi ha detto: "A mezzanotte qui!" e mi lanciato un'occhiata complice, poi è sparita con la sua otre piena. Sono emozionatissima! Mi ero chiesta se la Stria mi avrebbe cercata ancora. La luna si è assottigliata, è scomparsa e ha ripreso a crescere, e l'altra notte era nuovamente al suo culmine, dunque è con il plenilunio che le creature si incontrano intorno al fuoco?
A mezzanotte sono pronta presso la fonte. Quando arriva la civetta riesco a vederla bene perchè questa notte la luna non è coperta, noto che sul suo petto le piume bianche creano una specie di disegno a forma di cuore, molto simile a quello che ha la civetta che spesso viene a trovare Ponzo, a cui lui aveva curato un'ala spezzata. Questa volta vedo con nitidezza la trasformazione da uccello a donna, che avviene in pochi secondi. La Strìa mi guarda e io mi avvicino, pronta a bere la magica pozione. "Questa volta no" mi dice lei secca prima che io possa aprire bocca per salutarla. "Se vuoi venire devi farlo senza aiuto. Copriti gli occhi con questo" Mi passa un cappuccio scuro che mi chiude sulla faccia e mi lega intorno al collo in modo che io non possa vedere niente. Poi mi lega in vita una corda e mettendomela in mano mi dice: "Vai". A piccoli passi, incespicando, mi incammino nel bosco, non sento il rumore dei piedi della vecchia, eppure qualcuno sta tirando la corda a cui sono legata. Sento delle presenze intorno a me, sibili e respiri vicino al mio collo, i rami si si impigliano ai vestiti, inciampo, cado, sono spaventata, se rallento la corda in vita mi strattona in avanti, non è per niente piacevole come la volta scorsa, non ho più idea di dove sono, tendo le orecchie per capire che cosa mi succede intorno, tengo un braccio davanti a me per proteggermi dai rami e dagli esseri che mi ronzano intorno. Perchè ho accettato? Sono esausta, sento il bruciore dei graffi sulla pelle e il sangue che cola dalle ferite, vorrei togliermi il cappuccio, ma non riesco a disfare il nodo, non riesco nemmeno a slacciarmi la corda dai fianchi, sono in trappola!
A un certo punto sento che il bosco si sta diradando, ho proceduto a lungo in salita, ora sotto i piedi ho un prato, sento il calore e il crepitìo di un falò, forse sono nel posto dell'altra volta. Non sento però nessuna musica.
"Spogliati!" mi viene ordinato. E' la voce di una donna, ma non è la vecchia. Ho la sensazione che ci siano altre persone lì intorno, sento i loro respiri, forse sono sedute intorno al fuoco. Ma chi sono? Perchè devo spogliarmi? Non so nemmeno davanti a chi. Non voglio! Ho paura, voglio andarmene. "Se non ti spogli non puoi partecipare". Questa è la voce della Strìa, il tono è autoritario, ma pacato. Io però non voglio spogliarmi e non voglio partecipare. Voglio andare via! "Non puoi partecipare nè ora nè mai più, questa è la tua occasione." continua la voce della donna, sempre in tono fermo, ma più dolce. L'altra volta era stato bello e naturale togliersi tutti i vestiti, ma adesso è proprio l'ultima cosa che vorrei fare, mi vergogno tremendamente, sono spaventata. "Siamo solo femmine, non ti preoccupare". E' la voce di una ragazzina, una voce che ho già sentito... ma dove...? Maria! Che ci sia anche lei?
Questo mi rassicura e poi non vorrei sprecare la mia ultima occasione di partecipare, era stato così meraviglioso lo scorso mese! "Va bene, ma voi toglietemi queste corde dalla vita e dal collo." dico io tentando inutilmente di allentare i nodi. "Libera prima piedi" mi suggerisce la bambina. Lentamente comincio a slacciarmi i calzari, poi cerco di slegarmi la corda legata in vita e con mia sorpresa il nodo si scioglie senza fatica. Provo allora a togliermi anche il cappuccio: "Non ci riesco!" "Libera prima il corpo" dice sempre la bimba. Lascio scivolare a terra i miei vestiti e solo a quel punto, con facilità riesco a togliermi il cappuccio. Davanti a me ci sono tre donne, la Strìa, Maria e... la Principessa Luna!  Era sua la voce della donna adulta che aveva parlato prima, non l'avevo riconosciuta. Sono completamente nude. Mi accorgo che Luna ha una pancia enorme e rotonda. E' incinta! Anche se non indossa nessun ornamento regale sembra proprio una regina... Mi fa un cenno col capo per salutarmi e mi indica di sedermi su una pelle di fronte a loro. Maria, con le sua gambe e braccia lunghe magre mi sorride e mi fa l'occhiolino. La Strìa mi osserva con i suoi occhi da civetta, impassibile. Il suo corpo piegato dagli anni e raggrinzito, illuminato dalla luce del fuoco non è brutto, le rughe che segnano le sue braccia e solcano il suo petto avvizzito e il ventre cadente sembrano scolpite minuziosamente nel legno, quasi fossero una mappa di ricordi e formule magiche.
"Grazie per essere venute - disse in tono solenne la Principessa Luna - vi ho chiamate perchè ho bisogno del vostro supporto.
Mio marito Giorgio ha ricevuto in sogno un messaggio importante da parte dell'Arcangelo Michele, lo stesso che lo ha aiutato a sconfiggere il drago e che ha trasformato la vita di Fermo. Michele afferma che nel mio ventre si trova la chiave per risolvere una volta per tutte l'eterno conflitto con le Forze delle Tenebre. Bisogna dunque offrire a questa creatura che nascerà tutto ciò che sarà necessario perchè possa portare a termine la sua missione. E' per questo che chiedo anche a voi di unirvi a me per chiedere alla luna piena di mostrarci quali sono i prossimi passi da compiere. Siamo in quattro, una bambina, una ragazza, una madre e una vecchia. Maria non è ancora entrata nel ciclo di sangue della luna, è ancora vicina al mondo da cui tutti proveniamo; Selvaggia è entrata nel suo potere mensile, ma non ne ancora consapevole; io sono sospesa tra il mondo da cui sta arrivando la creatura che porto dentro e il mio percorso di maturazione e compimento, la Signora è uscita dal ritmo che lega la donna alla terra e la obbliga a offrire in dono il suo sangue e il suo corpo e si sta liberando, avvicinandosi sempre di più al mondo soprasensibile.
Oggi vorrei fare un viaggio con voi."
Così disse la principessa Luna, ma ora è troppo tardi per continuare a scrivere, mi si chiudono gli occhi e mi fa male la mano. Il nostro viaggio lo racconterò nei prossimi giorni...