Fermo e Alberto

... I problemi sorsero quella notte di tempesta in cui un fulmine o forse una scossa di terremoto spaccarono la montagna su cui sorgeva il castello di Sagliano: nella crepa profonda e scura che venne a formarsi allora, dove ora scorre il torrente Crenna, si annidò il Drago delle Tenebre, protetto dalla luce del sole, che iniziò a insidiare il paese e divorare le fanciulle nelle notti di luna nera. Alcuni cominciarono a dire che il mostro era venuto lì a causa dell'armonia e dell'abbondanza che Fermo aveva portato con la sua presenza, e andarono quindi da lui a chiedergli che facesse qualcosa per difendere il paese, ma visto che Fermo non sembrava in grado di contrastare quel nemico, cominciarono a mettere in dubbio anche la sua santità e ripresero a dire che era solo un demente o un furbo scansafatiche, o addirittura che era venuto lì per portare disgrazia ai saglianesi.
Fu fatto chiamare allora l'eremita Alberto, il cui eremo era scampato come per miracolo dalla spaccatura nelle rocce: la fenditura infatti a un tratto piegava da lato, un lasciando intatte le colline boscose dove lui viveva. Alberto era riconosciuto come santo perché davanti al Papa in persone aveva trasformato l'acqua in vino per dimostrargli la sua innocenza rispetto all'accusa di non rispettare il digiuno. Il vecchio santo sedette a lungo con Fermo e fu a lui che a mio fratello raccontò per la prima volta i suoi strani sogni. Alberto gli disse che la figura luminosa che stava descrivendo veniva chiamato Arcangelo Michele dai cristiani, gli spiegò che il fuoco nero che sentiva nelle vene da ragazzo, così come la cosa scura e risucchiante che aveva visto sulla bilancia, erano connesse al potere del Drago delle Tenebre, quel famoso drago che gli angeli ribelli avevano fabbricato per riconquistare il Regno Divino e che l'Arcangelo Michele aveva sconfitto con la spada di luce precipitandolo oltre allo Spazio Libero.
Questo avvenne prima della creazione della Creazione, prima dell'esistenza degli esseri umani e del pianeta Terra: lo Spazio Libero era stato un dono che Dio aveva fatto agli angeli ribelli, nei tempi in cui non esisteva niente al di fuori del Regno di Luce. L'Arcangelo Lucifero, amico intimo di Michele, aveva d'un tratto desiderato essere adorato come Dio, ma al posto di ricevere amore per poi riversarlo intorno a sé ancora più intenso e luminoso, desiderava essere adorato e tenere per sé tutta la luce e l'amore, inghiottendo tutto come un pozzo senza fondo. Quel sentimento di insoddisfazione, invidia ed egoismo rese nero il suo cuore, e da quel momento qualcosa cambiò per sempre nell'immobile eterna perfezione del Regno. Il vortice di egoismo, che Lucifero era riuscito a creare intorno a sé abbindolando gli ingenui angeli minori, era contrario al movimento di armonia e benessere crescente che vigeva nel Regno di Luce, per questo Dio disse a Lucifero che gli avrebbe dato un cuore nuovo, se avesse voluto tornare al suo posto come se nulla fosse successo, ma che se voleva continuare a comportarsi come un dio nero doveva andare altrove. Lucifero, ovviamente, scelse il potere. Dal momento che allora non esisteva nessun altrove, Dio ritirò una parte del suo manto luminoso per lasciare posto agli angeli ribelli, creando così lo Spazio Libero. Naturalmente questo spazio, senza la presenza di Dio e del suo amore incondizionato, era freddo e buio. Fu allora che venne fabbricato il Drago con il quale raggiungere e conquistare il Regno di Luce.
Ma l'Arcangelo Michele tagliò le ali al drago e lo scagliò, insieme a tutti gli angeli ribelli, fuori dal Regno Divino, oltre lo Spazio Libero, in un pozzo senza fondo che venne chiamato Regno delle Tenebre. Gli angeli precipitando persero la leggerezza, la voce soave e la luce, le loro ali divennero come quelle dei pipistrelli, le mani artigli, le voci strozzate e roche e con quel poco di fuoco che ancora conservavano dentro dovettero accendere dei fuochi intorno al trono di Lucifero, proprio come si vede nei quadri che raffigurano l'Inferno.
Nello Spazio Libero, rimasto a quel punto vuoto, tra il Regno della Luce e il Regno delle Tenebre, venne creato il Creato, con le galassie e la Terra, composto di materia nera e fredda e spirito luminoso e caldo, miscelati insieme.
Qui la Luce del Regno Divino può penetrare, ma anche il Drago cerca di estendere il suo dominio. Agli Angeli e ai Demoni, però, non è stato dato il permesso di combattere in prima persona sulla Terra: la Terra è stata affidata agli esseri umani, per i quali Eva aveva scelto la libertà mangiando dal frutto della Conoscenza del Bene e del Male. L'Armonia Divina non aveva dunque il diritto di imporre il bene, così come le Tenebre non potevano pretendere il potere: spettava agli esseri umani scegliere da quale schieramento farsi guidare, giorno per giorno.